Il 3 aprile (ore 16) a Palazzo Calandra di Partanna l'Assemblea del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo
Eletto all'unanimità dei presenti subentra al sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, presidente
Rilanciare le attività del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo che hanno subìto un rallentamento nell'ultimo triennio sia a causa della pandemia e post pandemia sia per ragioni burocratiche.
Questo l'obiettivo condiviso dell'assemblea dei sindaci del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo che si è svolta oggi in modalità mista (in presenza a Mazara del Vallo ed online), convocata dal presidente uscente, il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, con all'ordine del giorno: l'elezione del nuovo presidente, l'elezione del nuovo segretario e di due componenti del Cda.
All'unanimità dei partecipanti all'assemblea è stato nominato nuovo presidente il sindaco di Partanna Francesco Li Vigni.
Sempre all'unanimità dei partecipanti nuovo segretario generale del Consorzio è stata nominata la segretaria generale dello stesso comune di Partanna, Letizia Interrante che subentra al precedente segretario Vito Bonanno.
L'assemblea ha infatti condiviso l'opportunità, per ottimizzare ed accelerare le procedure burocratiche, che sia il presidente che il segretario del Consorzio siano in servizio nello stesso stesso Ente. La nomina del presidente è annuale, mentre quella del segretario/direttore generale è triennale.
Hanno partecipato in presenza dalla sala giunta del Comune di Mazara del Vallo i sindaci di Mazara del Vallo (Salvatore Quinci), Campobello di Mazara (Giuseppe Castiglione) e Partanna (Francesco Li Vigni) oltre al direttore finanziario del Consorzio Gianni Giambalvo. Da remoto sono invece intervenuti in collegamento il componente del Cda in rappresentanza della Prefettura di Trapani Luciano Zanta Platamone, i sindaci di Castellammare del Golfo (Giuseppe Fausto) e Vita (Giuseppe Riserbato), i vice sindaci dei comuni di Marsala (Valentina Piraino) e Alcamo (Caterina Camarda). Per il comune di Calatafimi-Segesta ha partecipato l'assessore Massimo Fundarò.
Non hanno preso parte all'assemblea i comuni di Castelvetrano, Paceco e Salemi.
Rinviata la trattazione del terzo punto all'ordine del giorno: la nomina di due componenti del consiglio di amministrazione che dovranno integrare il Cda di cui fa già parte il componente individuato dalla Prefettura di Trapani.
Al termine della votazione il presidente uscente Salvatore Quinci ed i rappresentanti dei comuni partecipanti hanno espresso al neo presidente del Consorzio Francesco Li Vigni ed al neo segretario Letizia Interrante gli auguri di buon lavoro.
Il neo presidente Li Vigni nel ringraziare il presidente uscente Quinci ha espresso il ringraziamento all'assemblea per la fiducia accordata nella scelta e l'unità dimostrata, rinnovando l'impegno al "rilancio delle attività soprattutto con riferimento ai programmi di legalità e al delicato tema del recupero e della gestione e dell'affidamento dei beni confiscati alla mafia, in un'ottica di piena condivisione tra gli Enti soci del Consorzio".
Dall'assemblea è emerso che sotto il profilo finanziario il Consorzio gode di ottima salute con un avanzo di circa 500mila euro.
22 gennaio 2024
In una villetta confiscata alla mafia ed assegnata nel 2018 dal Comune di Mazara del Vallo all’Adim (associazione diabetici Mazara) è attivo da ieri il nuovo Centro Polifunzionale per il Diabete ADIM: unica struttura di volontariato per diabetici in Sicilia occidentale nella quale si potranno effettuare visite specialistiche, oculistiche, podologiche avvalendosi anche di controlli strumentali quali elettrocardiogramma ed esami doppler. Sorge nella via dei Ponticcioli, in zona Tonnarella.
Il Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo presieduto dal sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci ha contribuito alla realizzazione dell’opera con un contributo di 11mila 500 euro nell’ambito del programma della Legalità 2019 cui l’Adim ha partecipato per l’acquisto di arredi, attrezzature e l’abbattimento di barriere architettoniche.
Per la realizzazione del Centro di eccellenza l’Adim si è inoltre avvalso del lavoro di tanti volontari, della fornitura gratuita di materiale edile e di pitturazione di aziende locali ed anche del contributo economico del Comune di Mazara del Vallo attraverso i fondi (2% del gettito Irpef) di Democrazia Partecipata e dei fondi nazionali del 5 per 1000.
Azioni sinergiche ed utili ad affermare in maniera concreta la legalità, non solo restituendo alla collettività un bene sottratto alla criminalità organizzata ma facendone uno strumento di prevenzione e di controllo sanitario, in questo caso, per chi è affetto dal diabete.
Al taglio del nastro, alla presenza di forze dell’ordine (presente il neo dirigente del
Commissariato Ps di Mazara Laura Cavasino)associazioni ed istituzioni il presidente dell’Adim Nicolò Asaro ha ringraziato tutti coloro i quali si sono spesi per la realizzazione dell’opera: dal Comune di Mazara, al Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo, a tutti i volontari, medici ed operatori sanitari Adim, alle associazioni ed aziende che hanno partecipato alla realizzazione del Centro. Un ringraziamento particolare è stato espresso al compianto Luigi Di Somma, presidente e anima dell’Anim venuto a mancare pochi anni fa dopo avere ideato ed avviato l’iter per la realizzazione del Centro. A Luigi Di Somma è stata dedicata una targa con la frase “Io non ricevo…dono”. Un’altra targa, realizzata dall’Ancri (associazione insigniti dell’ordine al merito della Repubblica) è stata scoperta nel giardino del Centro intitolato “Giardino della legalità” in memoria del giudice Paolo Borsellino che fu pretore a Mazara del Vallo agli inizi di carriera.
Un plauso all’apertura del Centro Polivalente è stato espresso dal delegato del sindaco Quinci, assessore Matteo Bommarito, dal presidente del consiglio comunale di Mazara del Vallo Vito Gancitano, dal responsabile regionale dell’associazione Diabetici Franco Sammarco e dal parroco di San Lorenzo, don Pino Alcamo, che ha sottolineato il valore della “donazione e dell’impegno per il prossimo” auspicando che altri immobili presenti sul territorio e confiscati alla mafia possano trasformarsi in luoghi attivi nei quali si coltivino i valori della solidarietà.
Il presidente del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo Salvatore Quinci, che ha seguito tutte le fasi dell’apertura del Centro ma che per impegni istituzionali precedentemente assunti fuori sede non ha potuto prendere parte all’inaugurazione ha commentato: “Quando le attività del Consorzio Trapanese contribuiscono a questi risultati è certamente una gioia ma dopo il blocco delle attività consorziali sia per l’emergenza Covid che per avvicendamenti nel cda ora occorre intensificare tutte le azioni, rilanciando i programmi Legalità”.
L’Addetto Stampa
Ettore Bruno
Ricorre oggi il trentunesimo anniversario dell'uccisione, per mano della mafia, di Libero Grassi: l'imprenditore che ebbe il coraggio di non piegarsi alle richieste di pizzo della mafia e che pagò con la vita il suo coraggio. Il 29 agosto 1991 Libero Grassi fu ucciso da un killer di mafia mentre si recava a piedi sul luogo di lavoro.
Con una lettera aperta pubblicata il 10 gennaio 1991 dal Giornale di Sicilia, Libero Grassi annunciò la sua volontà di opporsi al pagamento del pizzo. "Volevo avvertire il nostro ignoto estortore - scrisse Libero Grassi - di risparmiare le telefonate dal tono minaccioso e le spese per l'acquisto di micce, bombe e proiettili, in quanto non siamo disponibili a dare contributi e ci siamo messi sotto la protezione della polizia".
Era la risposta ad una richiesta di pizzo di 50milioni di lire che un fantomatico "geometra Anzalone" aveva fatto a Libero Grassi. Il no alla mafia costò a Libero Grassi la morte. Ma il suo atto di coraggio è stato un esempio per tanti imprenditori che si sono opposti nonostante il fenomeno del "pizzo" sia ancora purtroppo una realtà nonostante sia decisamente cambiato il contesto.
“Individuare, sequestrare, confiscare e mettere al servizio della comunità i patrimoni dei mafiosi per colpirli al cuore dei loro maggiori interessi ed obiettivi. Deve continuare ad essere questa e con maggiore intensità una delle principali azioni dello Stato per garantire legalità ed onorare al meglio il sacrificio di uomini e donne come quello che oggi commemoriamo di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Di Cillo, Schifani e Montinaro nel 29° anniversario della strage di Capaci. Il Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo la cui mission è proprio quella di consentire una migliore fruizione e gestione dei beni sottratti alla criminalità organizzata sta lavorando per un ampliare la propria base di partecipazione e affinché si possa incidere concretamente per far comprendere ai cittadini che Legalità non è solo un dovere morale ma è anche una convenienza umana e civile oltre che economica”.
Lo ha detto il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, presidente dell’assemblea dei sindaci del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo.
“In questo periodo di pandemia, come ha già sottolineato il presidente di Anci Sicilia Orlando – dice Quinci – occorre attualizzare gli insegnamenti di Falcone e Borsellino per evitare che la pandemia si trasformi in terreno fertile per le infiltrazioni mafiose”.
23 maggio 2021
Ettore Bruno- addetto stampa Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo
Ammesso a finanziamento il progetto presentato dal Comune di Partanna assieme al Comune di Vita e all’Associazione Apice, nell’ambito del bando dell’ANCI denominato “Fermenti in Comune”.
Il progetto presentato “FLAT, FABLAB per il TURISMO” vede coinvolta, nella qualità di partner, l’ Impresa Insieme S.r.l, consulente del Consorzio Trapanese per la legalità e lo sviluppo: a svolgere le funzioni di RUP sarà il geometra Tommaso Arena del Comune di Partanna, già responsabile del servizio Cooworking/fablab del G55 dello stesso Comune.
Il progetto prevede la costituzione di una rete di Fablab che, partendo proprio da quello presente a Partanna, si articolerà su un vasto territorio e avrà quale obiettivo la formazione di giovani nel campo dell’innovazione tecnologica.
L’importo totale del progetto, che impegna 30 giovani diplomati, universitari, laureati e laureandi, maschi e femmine in egual misura, è di 58mila euro.
La struttura del FABLAB di Partanna, già esistente, sarà potenziata e si costruiranno sedi operative nei Comuni del Consorzio per estendere la possibilità di accedere a informazioni utili al proprio impiego nello sviluppo tecnologico per il rilancio del settore turistico locale e a creare occasioni di occupazione, indirizzando i giovani verso nuove forme di lavoro.
Dopo l’azione formativa è prevista un’azione di accompagnamento per la costituzione di start-up che possano operare con una logica di autoimprenditorialità nel mercato del lavoro.
“Il FABLAB è un luogo fisico sicuro, gestito dal Comune di Partanna e aperto ai giovani – dice il sindaco Nicolò Catania -. Il suo orientamento verso i temi del Turismo e dello sviluppo locale fornisce loro opportunità nel campo dell’innovazione tecnologica e nel campo di applicazione delle nuove tecnologie in agricoltura, nell’urbanistica, nella mobilità, nella ricostruzione in 3D del patrimonio archeologico, nella promozione turistica e nei sistemi avanzati di comunicazione e marketing territoriale”.
Il G55 FabLab Partanna (Fabbrica Laboratorio Digitale) nasce per iniziativa dell’Amministrazione Comunale già nel 2014 con l’obiettivo di portare la Digital Fabrication e la cultura Open Source in un luogo fisico, dove macchine, idee, persone e approcci nuovi si possano mescolare liberamente. Uno degli obiettivi principali del G55 FABLAB Partanna è la diffusione delle conoscenze digitali e della cultura del FabLab. Esso è dotato di: una sala riunioni 8 posti ad uso comune dotati di televisore a led e stampante laser, una sala seminari/workshop 40 posti ad uso comune dotata di videoproiettore; una sala Makers 20 posti ad uso comune dotata di televisore a led; una sala relax/cooking/coffè break ad uso comune dove poter consumare cibi e bevande; una biblioteca digitale e lettura ad uso comune; un locale archivio/deposito blindato ad uso comune; stampanti 3D, Scanner 3D, banco attrezzi.
Il Comune di Partanna e il Comune di Vita, assieme agli altri Comuni del Consorzio, metteranno a disposizione i loro tecnici affinché partecipino ai processi di “progettazione partecipata” attivati dai giovani.
L’Associazione APICE svolgerà le attività di tutoraggio dell’azione formativa e si adopererà per il coinvolgimento delle comunità locali.
Impresa Insieme S.r.l si occuperà dell’azione formativa, coinvolgendo i propri docenti e quelli dell’Università di Palermo e dell’Associazione degli Ergonomi italiani.
Saranno coinvolte le altre Associazioni giovanili del territorio dei Comuni del Consorzio e in particolare verrà coinvolta la Consulta Giovanile del Comune di Partanna.
(fonte: comunicato stampa Comune di Partanna)
Inaugurata la fase operativa del progetto "Coltivatori di Legalità" della cooperativa Creativamente, grazie ai fondi del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo
"Un bene sottratto alla criminalità organizzata, che era una vera e propria discarica a cielo aperto, è stato bonificato, recintato, sistemato e coltivato grazie all'impegno dei giovani volontari della cooperativa Creativamente. Un risultato frutto della sinergia tra forze dell'ordine, istituzioni e società civile. L'attuazione del progetto 'Coltivatori della Legalità' finanziato nell'ambito del programma Legalità 2019 del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo entra ora nella fase operativa con l'ulteriore progetto di realizzazione di un uliveto super intensivo, anch'esso finanziato dal Consorzio per la Legalità con il programma 2020. E' un ben segnale che si invia alla società tutta: passiamo da una antimafia, talvolta solo annunciata, ad una antimafia reale e praticata".
Lo ha detto il sindaco di Mazara del Vallo e presidente dell'assemblea dei sindaci del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo, Salvatore Quinci, intervenendo alla inaugurazione della fase operativa del progetto "Coltivatori di legalità" nel terreno confiscato alla mafia di via Giuffo in contrada Santa Maria, dove la cooperativa Creativamente in collaborazione con Rete Fattorie Sociali Sicilia, Vivaio Il Melograno e Centro Diurno per disabili psichici di Mazara del Vallo, sta facendo rivivere l'ampio appezzamento di terreno di circa 11mila metri, sequestrato alla mafia e concesso dal Comune nel 2019 alla stessa cooperativa, attraverso una coltivazione di qualità di alberi di ulivo che verrà ampliata con la piantumazione di un uliveto super intensivo e che vedrà impegnati gli utenti de Centro diurno per disabili psichici in attività di inclusione sociale.
Alla inaugurazione hanno preso parte rappresentanti delle forze dell'ordine, il referente dell'Asp Maurizio Accardi ed i presidenti della Pastorale Troina Angelo Impellizzeri e della Rete Fattorie Sociali Sicilia Salvo Cacciola. A nome della cooperativa Creativamente il presidente Francesco Di Bona ha ringraziato istituzioni, forze dell'ordine e associazionismo per la collaborazione "che attua e coniuga i principi di legalità e di inclusione sociale e lavorativa nonché di cittadinanza attiva volti allo sviluppo economico del nostro territorio".
La fase operativa del progetto, grazie al finanziamento di circa 32mila 500 euro del programma Legalità 2020 del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviiuppo, intende promuovere in particolare attività produttive legate alla agricoltura sociale: una forma di agricoltura con valenza riabilitativa, di cura e di inclusione socio - lavorativa per persone svantaggiate ai sensi della legge n. 381/91. Verranno piantumate tra le 800 e le 1600 piante, dando vita ad un uliveto super intensivo per la produzione di olio di qualità.
L’Addetto Stampa
Ettore Bruno